Grande interesse sta suscitando l’idea di rendere disponibili in farmacia i vaccini antinfluenzali e test sierologici validati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal comitato tecnico scientifico.
Tutto questo per consentire anche alle categorie non protette di acquistare il rimedio contro l’influenza, al fine di evitare che milioni di persone prendano d’assalto gli ospedali assillati dal dubbio di aver preso il Covid anziché il virus stagionale.
Esiste infatti un ampio numero di popolazione attiva che, non rientrando nelle fasce protette per le quali la vaccinazione è gratuita, richiede la possibilità di poter procedere alla propria immunizzazione; negando la possibilità di vaccinarsi vorrebbe dire mettere in difficoltà la fascia attiva della popolazione in un momento così importante per al ripresa economica del nostro Paese.
Il servizio capillare offerto dalle farmacie potrebbe soddisfare questa necessità, da più parti si sta sollecitando questa opportunità, pur sottolineando come attualmente la legge non permette al farmacista di effettuare vaccinazioni e non consente il prelievo venoso in farmacia. Spetta al legislatore superare questo scoglio burocratico, auspicando che ciò avvenga al più presto forti del fatto che la farmacia garantirebbe anche attività di prevenzione con il monitoraggio quotidiano per identificare precocemente i focolai.
Iniziative a tale scopo sono già state intraprese a livello regionale, come Lazio e Veneto, speriamo che anche altre regioni recepiscano l’urgenza permettendo di attivare al più presto questo servizio.
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