Quanti anni ha Simone? Simone potrebbe avere 3 anni, ma anche 4 o 5, o anche addirittura 6 e a Settembre dover iniziare la 1° elementare!
Lo sviluppo fonetico del linguaggio (i fonemi sono i singoli suoni di una lingua) è un processo soggettivo: ci sono bambini che a soli 3 anni parlano perfettamente sia dal punto di vista morfo-sintattico (costruiscono frasi più o meno articolate) sia da quello fonetico (pronunciano correttamente tutti i suoni) e bambini che a 6 anni incontrano difficoltà di linguaggio legate alla pronuncia dei suoni.
Dislalia (da non confondere con “dislessia“) è il termine tecnico con cui definiamo l’errata pronuncia di un fonema; in generale, gran parte dei bambini dislalici non hanno alterazioni organiche che compromettono l’articolazione dei suoni (come può accadere al contrario per bambini con labioschisi o palatoschisi), ma alla base del disturbo vi è una causa funzionale.
Tra le cause funzionali troviamo le otiti ricorrenti in giovanissima età, ipertrofie adenoidee che costringono il bambino a una respirazione orale compromettendo così un adeguato equilibrio delle strutture e degli organi della bocca, l’uso prolungato del ciuccio o del biberon, la scarsa propensione a masticare alimenti duri e croccanti.
Fin dai primi mesi il bambino inizia a sperimentare i suoni che riesce a produrre con la sua piccola bocca (mmm, ppp, kkk, gggh,..) e da questi piano piano costruisce il suo personale inventario fonemico attraverso meccanismi di imitazione e attuando adeguati feedback uditivi.
Mese dopo mese i fonemi presenti e stabili aumentano di numero fino a completare lo sviluppo indicativamente a 5 anni con i suoni più complessi (r, gn, gli, sci, ci, gi) e i gruppi consonantici (sp, st, sk).
Ci sono bambini in cui tale sviluppo è rallentato o caratterizzato da processi di semplificazione (il bambino può essere in grado di articolare quel suono ma non lo utilizza all’interno della parola). Questi bambini necessitano di essere guidati a percorrere il loro naturale sviluppo fonetico e fonologico da esperti (logopedisti) e supportati dai genitori che quotidianamente riprenderanno il lavoro dello specialista.
L’approccio sarà necessariamente ludico e divertente e il trattamento logopedico consisterà in un allenamento per l’adeguata percezione del suono, l’impostazione del fonema da acquisire, l’automatizzazione a utilizzare il suono appreso in parole e frasi, sempre più spontaneamente.
L’obiettivo è che Simone arrivi a dire: “Ciao, mi chiamo Simone e vado al mare a fare castelli di sabbia”
Dott.ssa Paola Velardo
Logopedista Certificata LSVT
Studio di Logopedia Abilmente
Via Parini 5, Torino
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