Screening Oncologici: l’Importanza della Prevenzione

23/10/2024

Il cancro è una delle principali cause di mortalità a livello mondiale, ma grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nei trattamenti, le possibilità di sopravvivenza stanno migliorando. Gli screening oncologici giocano un ruolo cruciale nella prevenzione del cancro, consentendo di identificare tumori in fase iniziale, quando sono più facilmente trattabili. Questo articolo esplorerà l’importanza degli screening oncologici, i principali programmi disponibili e come possono contribuire alla salute pubblica.

Che cosa sono gli Screening Oncologici?

Gli screening oncologici sono esami medici che mirano a identificare la presenza di tumori maligni o di lesioni precancerose in persone che non presentano sintomi. L’obiettivo è individuare la malattia in una fase precoce, quando il trattamento può essere più efficace e meno invasivo. Questi test sono progettati per persone a rischio medio, mentre chi ha un rischio elevato (per esempio a causa di una storia familiare di cancro) può richiedere un monitoraggio diverso.

In Italia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) promuove diversi programmi di screening gratuiti per i tumori più comuni: carcinoma della mammella, carcinoma del collo dell’utero e carcinoma del colon-retto. Secondo il Ministero della Salute, gli screening oncologici hanno contribuito significativamente a ridurre la mortalità per questi tumori grazie alla diagnosi precoce e al trattamento tempestivo (Fonte: www.salute.gov.it).

Principali Screening Oncologici Disponibili
  1. Screening per il carcinoma della mammella: Mammografia La mammografia è un esame radiologico del seno che può individuare tumori di dimensioni molto piccole, spesso non palpabili durante un esame fisico. Il programma di screening mammografico in Italia è offerto gratuitamente alle donne tra i 50 e i 69 anni, con una frequenza biennale.Evidenze scientifiche: Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medical Screening, la mammografia riduce la mortalità per cancro al seno nelle donne tra i 50 e i 69 anni del 20-30% (Fonte: www.medicaljournals.se). Per le donne a rischio elevato (ad esempio, con mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2), si consiglia di iniziare lo screening prima dei 50 anni e di includere altri esami come la risonanza magnetica.
  2. Screening per il carcinoma del collo dell’utero: Pap-test e HPV Test Il Pap-test è un esame citologico che rileva alterazioni cellulari nel collo dell’utero, mentre il test HPV individua la presenza di tipi di papillomavirus umano ad alto rischio oncogeno. Le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni sono invitate a effettuare un Pap-test ogni tre anni. A partire dai 30-35 anni, può essere utilizzato anche il test HPV ogni cinque anni.Evidenze scientifiche: Studi dimostrano che il Pap-test regolare riduce l’incidenza del cancro del collo dell’utero fino all’80% (Fonte: The Lancet Oncology). Inoltre, il test HPV ha mostrato una sensibilità superiore per identificare lesioni precancerose in confronto al Pap-test tradizionale (Fonte: www.thelancet.com).
  3. Screening per il carcinoma del colon-retto: Ricerca del sangue occulto nelle feci e colonscopia La ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT) è un test semplice e non invasivo che può rilevare piccole quantità di sangue nelle feci, segnale possibile di polipi o tumori del colon. Questo test è consigliato ogni due anni per uomini e donne tra i 50 e i 74 anni. In caso di esito positivo, si procede con una colonscopia per confermare la diagnosi.Evidenze scientifiche: La ricerca ha dimostrato che la partecipazione regolare al FOBT riduce la mortalità per cancro del colon-retto del 15-33% (Fonte: British Medical Journal). La colonscopia, pur essendo più invasiva, permette di individuare e rimuovere polipi precancerosi, riducendo ulteriormente il rischio di sviluppare tumori maligni (Fonte: www.bmj.com).
Fatti e Finzioni sugli Screening Oncologici

Nonostante l’importanza degli screening, esistono ancora molti miti e incomprensioni sul loro utilizzo e sulla loro efficacia. Ecco alcuni dei miti più comuni e cosa dicono le evidenze scientifiche:

  1. “Gli screening oncologici sono inutili perché non prevengono il cancro.”
    Mito. Sebbene gli screening non prevengano direttamente il cancro, possono ridurre significativamente la mortalità identificando la malattia in fase iniziale, quando è più facilmente trattabile. Alcuni screening, come quello per il cancro del colon-retto, possono prevenire il cancro rimuovendo lesioni precancerose (polipi).
  2. “Gli screening sono rischiosi e possono portare a sovradiagnosi.”
    Verità parziale. È vero che alcuni screening possono rilevare tumori che non avrebbero mai causato sintomi o decesso (sovradiagnosi). Tuttavia, i benefici complessivi degli screening in termini di vite salvate superano di gran lunga i rischi. È importante discutere con il proprio medico i benefici e i rischi associati ai vari tipi di screening.
  3. “Se non ho sintomi, non ho bisogno di fare screening.”
    Mito. Molti tumori nelle loro fasi iniziali non causano sintomi evidenti. Gli screening sono progettati proprio per identificare i tumori prima che compaiano i sintomi, quando il trattamento è più efficace.
Suggerimento Pratico: Come e Quando Partecipare agli Screening

Partecipare regolarmente agli screening oncologici è fondamentale per la diagnosi precoce del cancro. Ecco alcuni suggerimenti pratici per assicurarti di essere aggiornato con i tuoi esami di screening:

  1. Conosci il tuo rischio: Parla con il tuo medico per capire quali screening sono appropriati per te, in base alla tua età, sesso, storia familiare e altri fattori di rischio. Ad esempio, se hai una storia familiare di cancro al seno o al colon, potresti aver bisogno di iniziare gli screening prima e farli più frequentemente rispetto alle raccomandazioni standard.
  2. Segui le linee guida nazionali: In Italia, gli screening oncologici sono offerti gratuitamente a specifiche fasce di età e gruppi di popolazione. Controlla le comunicazioni del tuo medico di base o le lettere di invito dalle strutture sanitarie locali e segui le raccomandazioni.
  3. Mantieni un calendario degli esami: Segna sul tuo calendario o nel tuo smartphone le date degli esami di screening e impostati dei promemoria per prenotare i controlli successivi. Molti programmi di screening inviano anche promemoria via posta o messaggio.
  4. Non saltare gli esami anche in assenza di sintomi: Ricorda che il fatto di non avere sintomi non significa che tu non abbia bisogno di uno screening. Seguire i programmi di screening raccomandati è importante anche quando ci si sente perfettamente in salute.
  5. Informati e chiedi chiarimenti: Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo agli screening oncologici, non esitare a discuterne con il tuo medico o con gli operatori sanitari. Essi possono fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno per prendere decisioni informate.
Conclusioni

Gli screening oncologici rappresentano una delle strategie più efficaci per la prevenzione del cancro. Partecipare regolarmente agli screening raccomandati può fare la differenza nella diagnosi precoce e nel trattamento efficace di molti tipi di tumori. Conoscere i fatti e le finzioni sugli screening può aiutare a superare dubbi e paure, rendendo le persone più propense a prendersi cura della propria salute.

Riferimenti
  1. Ministero della Salute. Screening oncologici: l’importanza della prevenzione. Disponibile su: www.salute.gov.it
  2. Journal of Medical Screening. Riduzione della mortalità per cancro attraverso la mammografia. Disponibile su: www.medicaljournals.se
  3. The Lancet Oncology. Efficacia del Pap-test e del test HPV. Disponibile su: www.thelancet.com
  4. British Medical Journal. Vantaggi degli screening per il cancro del colon-retto. Disponibile su: www.bmj.com

Le informazioni contenute in questo articolo sono elaborate sulla rilettura critica di articoli scientifici, testi universitari e basandosi sulla nostra pratica comune, hanno soli scopi informativi e non hanno pertanto valore di prescrizione medica, non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

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