Buongiorno a tutti i miei lettori!
Spesso, nella mia pratica quotidiana a banco, mi viene richiesto un rimedio naturale ma pochi pensano alla grande differenza tra omeopatia e fitoterapia. Sono medicine “naturali” ma a parte questo non hanno nulla in comune. Vedremo perché.
La fitoterapia è una medicina naturale che utilizza i princìpi attivi estratti da piante (o addirittura la pianta in toto seccata). I princìpi attivi sono quindi in quantità ponderale, cioè in quantità che si può pesare e che in genere viene espressa in mg (milligrammi) esattamente come per i farmaci allopatici.
Quindi, la differenza dai farmaci “normali” sta nel fatto che il principio attivo proviene dalle piante ma, esattamente come il farmaco allopatico, può avere effetti collaterali, interazioni (può interferire con altri farmaci, ad esempio potenziandone o riducendone l’azione) o addirittura essere pericoloso. Ricordiamo che diversi farmaci in uso sono di derivazione vegetale, ad esempio farmaci che agiscono sul cuore.
Completamente diverso è il discorso omeopatia.
I rimedi omeopatici (che si ricavano dal mondo vegetale, minerale e talvolta animale) sono diluiti e dinamizzati. Perché? Perché tutta l’omeopatia si basa sul concetto “Si curino i simili con i simili”. Cosa vuol dire?
Significa che una sostanza assunta in quantità ponderali provoca determinati disturbi, se viene assunta ma diluita e dinamizzata può far passare gli stessi disturbi che in quantità ponderale faceva comparire.
É un concetto difficile da “digerire” soprattutto se si pensa in maniera “allopatica”. Inoltre la scelta del rimedio giusto non è facile, perché il rimedio agisce se la “patologia” ha le caratteristiche che corrispondono al rimedio stesso, ad esempio: dolori articolari, che però migliorano muovendosi (è il caso di chi quando si sveglia è incriccato, però poi migliora cominciano a muoversi) traggono giovamento dal rimedio Rhus Tox. Se invece il dolore migliora stando fermi (la persona non cambia nemmeno posizione nel letto) allora il rimedio è Bryonia dioica.
Per capire meglio il concetto faccio un altro esempio: Apis. É utile per tutte quelle manifestazioni cutanee che ricordano la reazione alla puntura di ape, quindi ponfi, eritemi, ma anche gonfiore alla fola e mal di gola con gola non troppo rossa. Se si ha mal di gola ma la gola è rossa e secca allora funzionerà meglio Belladonna.
Spero di essere riuscita ad essere chiara, ma per qualsiasi domanda non esitate a contattarmi!
Dott.ssa Enrica Mazza
Farmacista
© Farmacia Leva 2023 – Tutti i diritti riservati
Le informazioni contenute in questo articolo sono elaborati sulla rilettura critica di articoli scientifici, testi universitari e basandosi sulla nostra pratica comune, hanno soli scopi informativi e non hanno pertanto valore di prescrizione medica, non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.