Oggi abbiamo tutti gli strumenti per sapere se un alimento sia positivo o negativo per la nostra salute, o almeno ne siamo convinti considerato il volume di informazioni che circolano, purtroppo anche senza controllo.
La maggior parte delle considerazioni che vengono fatte si basano sul calcolo calorico o sulla composizione biochimica fine a se stessa di un singolo alimento, dimenticandoci della complessità che esiste nell’interazione tra alimento e organismo.
Sappiamo tutti che:
– le bibite zuccherate non vanno bevute, ma sappiamo il perché?
– le farine raffinate vanno ridotte, ma sappiamo il perché?
– i grassi vanno evitati, ma non tutti, sappiamo quali?
Sono solo alcune domande alle quali saremmo in grado di dare risposte approssimative che dimostrano che siamo innondati da numerose informazioni che non ci descrivono il reale pericolo al quale siamo esposti con uno stile di vita non corretto.
Oggi i dati ci dimostrano che facciamo di tutto perché il cibo sia il nostro veleno e lentamente ci intossichiamo compromettendo le funzionalità di un organismo quasi perfetto.
Per spirito di sopravvivenza, in migliaia di anni il nostro organismo ha tentato di adattarsi alle carestie, creando meccanismi di difesa e di ottimizzazione, poi in 70 anni tutto si è invertito e siamo diventati vittime dell’abbondanza. Vittime di quei processi costruiti in migliaia di anni, che sono fatti per conservare energia, non spendere gli eccessi.
Oggi possiamo identificare come minimo comune multiplo per quasi tutte le malattie, l’infiammazione metabolica, causata da molteplici meccanismi legati all’abbondanza, che possono essere invertiti attraverso la correzione del modo di vedere il cibo, non solo lo stile di vita, ma è necessario che ognuno di noi cominci a vedere i pasti come opportunità per stare meglio e combattere tutti i sintomi associati all’infiammazione
metabolica, come stanchezza, sonnolenza, ansia, pesantezza, gonfiore, mal di testa e via dicendo.
Esistono molteplici strategie per disintossicarsi senza passare attraverso la sola privazione tipica della maggior parte delle diete. È possibile stare bene mangiando! Dieta è stile di vita non privazione.
Nel 460 a.C Ippocrate capì l’importanza di una corretta alimentazione, infatti ci lasciò il monito che citava: “fa’ che il cibo sia la tua medicina”, non il tuo veleno.
Dott. Gianluca Barone
Farmacista e Dott. in Scienze della Nutrizione, Nutraceutica.
dott.gbarone@gmail.com
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