L’epoca storica in cui viviamo è senza dubbio affascinante ma anche molto strana.
Da un lato riconosciamo, nella nostra vita, la possibilità di vivere esperienze preziose e appassionanti, dall’altro le caratteristiche del mondo di oggi ci caricano di pressioni, tensioni e richieste.
Questa realtà tutt’altro che rosea è sempre più diffusa, è considerata la nuova patologia del secolo e soprattutto ha un nome: STRESS
Sono certa che ognuno di noi, facendo riferimento alla propria esperienza, sa bene di cosa stiamo parlando: problemi familiari, esagerati carichi di lavoro e difficoltà nell’ambiente professionale, incessante disponibilità nei confronti del mondo esterno per quasi 24 ore al giorno, traffico, code e incomprensioni.
Allo stesso modo incombono eventi che richiedono notevoli risorse di adattamento: un matrimonio, un esame, la nascita di un figlio, persino un trasloco nella casa dei nostri sogni.
Quante volte durante la giornata, riflettendo fra noi o dialogando con gli altri, ammettiamo di essere stressati? Quante volte durante la giornata ci scopriamo scarichi ed esausti, spremuti e sfiniti? Quante volte durante la giornata sentiamo il bisogno di fermarci e dedicarci a noi per “recuperare”?
Probabilmente parecchie.
Non ci possono allora apparire esagerati ad esempio i dati rilevati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) secondo cui lo stress psico-emotivo è co-responsabile della depressione che colpisce circa 4,5 milioni di italiani ed è la seconda malattia più diffusa al mondo oltre che in continua ascesa.
Lo stress prolungato rappresenta la “fase di avvio” di un circuito nocivo, che porta all’alterazione del corretto funzionamento di ogni sistema di autoregolazione del corpo: da qui una serie di conseguenze psico-fisiche a cascata. Ad esempio, vale la pena ripeterlo, a livello fisico lo stress può contribuire al manifestarsi di problematiche cardiovascolari, respiratorie, gastro-enteriche, disturbi del sonno e del metabolismo. A livello psichico lo stress può concorrere a disturbi quali l’ansia, depressione, difficoltà di concentrazione e memoria, sensazione di impotenza e scarsa autostima.
Infine, date le poche energie disponibili e la sensazione di malessere, è possibile che la persona stressata si abbandoni all’assunzione di notevoli quantità di cibo e all’utilizzo poco accorto e misurato di caffeina, nicotina, farmaci e alcool: tutti modi per tentare di recuperare energia e acquisire un poco di forza dall’esterno.
Lo stress è quindi una condizione davvero vasta e complessa e per apprendere l’arte di gestirla in maniera salutare occorre un approccio ricco, completo e validato.
D’ora in poi se avrete bisogno di parlare e di confrontarvi, presso la Farmacia Leva abbiamo aperto uno Sportello di Ascolto.
Per accedere al servizio gratuito occorre prenotarsi chiamando il numero 011544945 o scrivendo a info@famacialeva.it.
Dott.ssa Giuditta Figari
giuditta.figari9@gmail.com
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