La cellulite è causa di disagio per molte donne, non solo con l’arrivo della bella stagione.
E’ credenza comune che le persone magre non l’abbiano e che essa sia legata solo al sovrappeso. Si pensa infatti di combatterla mettendosi drasticamente a dieta, c’è anche chi inizia a fare attività fisica a livelli impossibili magari un po’ prima dell’arrivo dell’estate.
In realtà quello che nell’immaginario collettivo è considerato un semplice problema estetico è in realtà un disturbo più complesso.
La cellulite (Pannicolopatia edemato-fibrosclerotica) è un processo infiammatorio a carico del tessuto adiposo sottocutaneo dovuto a ipertrofia delle cellule adipose e ad alterazioni del sistema venoso e linfatico, che provocano ritenzione idrica e ristagno dei liquidi presenti tra le cellule.
Il progressivo ristagno dei liquidi crea aree della pelle dal tipico aspetto “a buccia d’arancia”. Si può arrivare fino alla formazione di noduli di dimensione crescente, costituiti da tessuto fibroso e grasso, sempre più difficili da eliminare.
La cellulite può quindi assumere forme severe, in questo caso è bene rivolgersi al proprio medico curante.
Possiamo dividere i fattori che causano la cellulite in:
➡ FATTORI IMMODIFICABILI
come l’essere donna e produrre ormoni quali gli estrogeni, che favoriscono un maggior accumulo di peso sui fianchi, in particolare nelle femmine con una conformazione “a pera” (ginoide).
Il problema comincia intorno ai 18 anni, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, aumenta in gravidanza e con il ciclo mestruale dove è più alta la produzione di ormoni femminili e si riduce in menopausa.
Un altro fattore non modificabile è la predisposizione genetica (o familiarità).
➡ FATTORI MODIFICABILI
quali stress, fumo, alcol e scorretta alimentazione.
I radicali liberi sono nemici delle nostre cellule e innescano processi di invecchiamento generale dell’organismo, danneggiando non solo la pelle ma favorendo il suo aspetto “a buccia d’arancia”.
Anche la postura e l’abbigliamento giocano un ruolo importante: stare molte ore seduti o in piedi immobili, utilizzare un abbigliamento attillato oppure scarpe troppo strette o con tacco alto rendono difficoltoso al sangue risalire dagli arti inferiori, generando stasi circolatoria e conseguente ritenzione di liquidi.
Mangiare salato è un’altra abitudine molto negativa, perché il sodio aumenta la ritenzione idrica, quindi concorre al ristagno di liquidi che causano il disturbo.
Anche il sovrappeso e l’obesità aggravano la formazione della cellulite, in particolare se l’alimentazione ipercalorica è ricca di grassi.
E’ possibile combattere o contrastare l’insorgere della cellulite migliorando la nostra alimentazione? Sì, ma come?
- Bere molto, almeno 1,5-2 l di acqua al giorno magari aggiungendo all’acqua qualche goccia di un complesso fitoterapico che può aiutarci a drenare meglio i liquidi che ristagnano nei nostri tessuti.
2. Seguire un piano nutrizionale povero di sodio, in quanto il sodio favorisce la ritenzione idrica ed riducendo anche l’apporto di cibi ricchi di grassi.
3. Combattiamo i radicali liberi assumendo cibi antiossidanti quali carote, melone, pesche, nespole, albicocche, peperoni ed altri dalla tipica colorazione arancione, gialla e rossa (ricchi di carotenoidi) e frutti di bosco ed altri dalla tipica colorazione blu-violacea e rossa (ricchi di polifenoli).
4. La vitamina C, oltre ad essere un antiossidante, stimola la produzione di collagene, elemento di sostegno della pelle.
Molto altro si può dire ma migliorando la nostra alimentazione, una corretta attività fisica e interventi localizzati e mirati possono fare molto per combattere e prevenire l’insorgere della cellulite.
Dott.ssa Manuela Meloni
Nutrizionista
manuelameloni.biologa@gmail.com
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